Il Forte Castellaccio si trova a 360 metri sul livello del mare sul Monte Peralto di Genova. La sua lunga storia militare risale al 1317, quando Roberto d’Angiò fece costruire una torre con palizzata che si estendeva fino al Bisagno. L’anno successivo, Marco Visconti la distrusse.
- Nel 1319, Guelfi e Ghibellini realizzarono due fortificazioni distanti tra loro un tiro di balestra.
- Nel 1418, Tommaso di Campofregoso costruì un castello vero e proprio.
- Durante l’assedio di Luigi XII di Francia nel 1507, si combatterono dure battaglie intorno al forte. I genovesi, sopraffatti, si rifugiarono nel Castellaccio, che alla fine fu ceduto.
Ampliamenti e modifiche
- Il forte passò temporaneamente ai francesi, che lo rafforzarono.
- Nel 1531 venne ricostruito per resistere alle armi da fuoco e guarnito con 200 soldati.
- Nelle vicinanze del forte, in una zona detta “la forca”, si svolgevano le esecuzioni capitali dal 1509 fino all’Ottocento.
- I condannati partivano dalle prigioni del Palazzo Ducale e percorrevano la “via dell’Agonia” (oggi Via S. Gerolamo e Via Emanuele Cavallo) fino alla “strada della Morte” (attuale Via Accinelli).
Integrazione nelle mura cittadine
Nel 1747, nuovi interventi da parte di Sicre ed Escher aggiunsero strutture come caserme e polveriere (visibili nei disegni di Codeviola e Brusco).
Nel 1630, con la costruzione delle nuove mura, il forte fu destinato a deposito di polveri e alloggio militare.

- Tra il 1817 e il 1820, il Genio Sardo costruì la torre Specola, una struttura difensiva ottagonale autonoma.
- Nel 1823 venne collegata al Castellaccio tramite una strada diritta.
- Tra il 1830 e il 1836, si decise di unire le due strutture in un’unica fortezza con mura comuni, baluardi e cortine.
Il forte nell’età moderna
- Durante i moti del 1849, i soldati piemontesi, isolati e senza ordini, cedettero la fortezza ai rivoltosi.
- In seguito fu utilizzato come carcere militare: nel XIX secolo ospitò fino a 200 detenuti e durante la Prima Guerra Mondiale vi furono rinchiusi prigionieri austriaci.
- Negli anni tra le due guerre, un colpo di cannone dalla torre Specola segnalava il mezzogiorno alla città.

Oggi: un gigante nascosto
Nonostante le sue imponenti dimensioni (450 metri di lunghezza), il Forte Castellaccio è poco visibile:
- Gran parte della struttura è nascosta dietro una muraglia continua.
- La caserma è visibile solo da lontano.
- La torre Specola appare come un elemento staccato.
- Un fitto bosco di conifere mal posizionate ne occlude la vista.
L’unico elemento evidente al passaggio è la porta d’ingresso, affiancata da una storica osteria.
(Tratto da “Fortificazioni campali e permanenti di Genova, Renato Finochio, Valentini Editore)

(Planimetria tratto da “I forti di Genova” Sagep Editice)