San Giorgio 1818/1828 I.I.M.Militare

Nel tracciato delle Mura del XVI secolo il Baluardo San Giorgio, posto a cavaliere fra le valli di Sant’Ugo e di San Tomaso ed elevato a 111 metri di quota su una pendice del colle Peralto, rappresentava uno dei cardini occidentali della cinta urbana; con saliente ortogonale dallo spigolo arrotondato e fianchi possenti dalla scarpa accentuata, esso rivela i caratteri peculiari dell’architettura militare cinquecentesca espressi a Genova dall’Olgiati. L’addensamento degli edifici ne impedisce una vista prospettica, tuttavia, da salita Oregina, è possibile cogliere l’imponenza del fianco a ponente, che si conclude con un orecchione esterno al fabbricato ottocentesco e sovrapposto al baluardo.
Presidiato agli inizi del ‘600 da una guarnigione di mercenari tedeschi, nel 1624, alle prime avvisaglie della guerra, fu munito con alcuni pezzi d’artiglieria e la guarnigione adeguatamente rinforzata.

Nel 1746, costituì un centro di resistenza degli Austriaci che vi si erano asserragliati, e successivamente una postazione degli insorti contro gli Imperiali raccolti alla Porta di San Tomaso.
Sul parapetto di quel perimetro bastionato fu innalzata, a progetto del Genio Militare Piemontese, un’opera fortificata. Edificato tra il 1818 e il 1828, il Forte si collocava in posizione dominante il Porto e la zona occidentale della Città, ed offriva ampie possibilità di intervento in caso di eventuali sommosse; a distanza più ravvicinata,  garantiva pure la difesa del sottostante Arsenale di Terra (già Convento dello Spirito Santo) dove erano accentrati i depositi di armi e di artiglierie.
L’edificio, dallo schema planimetrico trapezoidale e sviluppato su quattro piani, era compreso in un recinto ed aveva accesso da un ampio portale ad arco posto nella cortina delle Mura discendenti verso Montegalletto, ove, probabilmente, già esisteva il Portello di Sant’Ugo.
Considerato dai Genovesi una permanente minaccia alle proprie aspirazioni libertarie, al pari del Castelletto , nel 1848, durante una rivolta popolare, il Forte fu preso d’assalto e demolito.L’edificio, ricostruito nel secolo scorso, accoglie l’Osservatorio e l’Istituto Idrografico della Marina. 

(Tratto da “Mura e fortificazioni di Genova” Riccardo Dellepiane, Nuova Editrice Genovese)

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