Castello di Gavi

Le prime attestazioni storiche del Castello di Gavi risalgono al 973 d.C. Si tramanda che durante la spedizione in Italia, l’imperatore svevo Federico I, detto il Barbarossa, vi trovasse rifugio per la sua famiglia. Nel XII secolo risulta già facente parte delle fortificazioni genovesi. Nel XIV secolo il complesso passa prima ai Francesi poi a Genova che lo riacquista per diecimila fiorini, quindi alla famiglia Visconti: ne sono testimonianze i grossi stemmi collocati all’accesso dell’attuale “alto forte”.

Dopo alterne vicende la famiglia Guasco di Alessandria ne mantiene l’investitura sino al 1528. Durante il periodo della guerra con i Franco-Savoiardi, Carlo Morello realizza il primo rilievo e una prima descrizione del castello (1625). Assume vero e proprio carattere di fortezza con i lavori di ampliamento (1626-1629) progettati per la Repubblica genovese dall’ingegnere in arte militare Gaspare Maculano, noto come frà Vincenzo da Fiorenzuola.

Il forte è teatro di battaglie durante il periodo napoleonico e nel 1815 viene trasferito sotto il dominio del Re di Sardegna. Nel 1859 è acquistato dal Demanio dello Stato che nel 1908 lo dichiara di importante interesse storico e artistico. La Soprintendenza, che ha in consegna il forte dal 1946, ha intrapreso opere di restauro riportando alla luce cannoniere, fuciliere e bastioni, realizzando una sala convegni per centotrenta persone, sale espositive, biglietteria e servizi. 

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