Fondato alla fine del 1584 da padre Nicolò di Gesù Maria (Doria), il Convento di Sant Anna è la prima fondazione della Riforma maschile dei Carmelitani (Carmelitani Scalzi) fuori di Spagna. In esso si conserva ancora una preziosa reliquia a questo riguardo: un velo ricamato da S.Teresa in persona per il primo convento che sarebbe stato fondato in altri paesi. Ciò accadde però quando lei era morta da due anni.
Rapidamente, da questo primo convento ne nacquero altri, prima in Italia e, subito dopo, nell’intera Europa. S.Anna divenne così il cuore da cui si irradiò il Carmelo Teresiano nel Continente. Subì una prima soppressione al tempo di Napoleone nel 1810 per riaprire nel 1816. Una seconda soppressione, dal 1859 al 1873 dovette subirla dallo Stato italiano al tempo dell’unificazione.
Sede storica dei Provinciali, Sant’Anna da sempre è Casa di formazione degli studenti Teologi – salvo alcuni periodi – e lo è ancora attualmente, dopo essere stata negli anni ’70 anche Casa di Noviziato .
LA CHIESA
Anche se soffocata dai palazzi, tuttavia la solitaria piazzetta che dà sulla facciata riesce a ricreare antiche atmosfere di religiosità e di silenzio. La chiesa inaugurata nel 1586 in sostituzione della primitiva cappella al suo interno non è particolarmente grande, resa poco uniforme nel suo stile da successivi interventi o restauri. Tuttavia è molto raccolta, e lo sguardo è subito attratto dallo splendido complesso marmoreo del presbiterio: l’elegante e sobria balaustrata da cui si accede al magnifico altare barocco in marmi policromi che si stagliano sul fondo di marmo bianco.
Due gruppi statuari in marmo bianco impreziosiscono la chiesa: sull’altare maggiore la statua di S. Anna in intenso rapporto di sguardi con la figlia Maria, opera dello scultore genovese Francesco Schiaffino (nel 1755), e sull’altare della cappella del Carmine la Vergine del Carmelo, opera di Tommaso Orsolino.
La cappella del Carmine si distingue dalle altre per lo stile (era infatti la cappella funeraria degli Spinola) e per la ricchezza dell’addobbo marmoreo. Recentemente restaurata ha ripreso tutto il suo splendore, e fa da cornice alla comunità quando, ogni Sabato e nelle vigilie delle feste mariane, si riunisce in cappa bianca per il canto della
“Salve Regina”.
Oltre quella del Carmine altre cinque cappelle completano la chiesa. Al centro, contrapposte, quella di S.Giuseppe, con il quadro che lo rappresenta avvertito in sogno dall’angelo (opera di Agostino Ciampelli), e di S.Teresa, così devota dello Sposo di Maria, con il quadro raffigurante Gesù che la incorona per aver fondato il primo monastero. opera di Gherardo delle notti (sec. XVII). Altro pregevole quadro è quello della cappella di S.Andrea che si avvia al supplizio della croce, opera di Domenico Fiasella (1589-1669).
E’ dal 1650 che la Farmacia Sant’Anna affianca al servizio apostolico della cura delle anime l’attenzione alle necessità del corpo, segno anch’esso della umanità integrale che caratterizza il carisma teresiano.
Fondata dai frati e gestita da loro ispira la propria azione al motto “Noi prepariamo i rimedi, Dio ci dà la salute”.
L’accoglienza e l’ascolto delle persone caratterizza uno specifico approccio alla malattia che parte sì dal sintomo, ma che aiuta a ritrovare ed affrontare quelle situazioni di disagio interiore che molto spesso facilitano l’insorgere di disturbi fisici.