Il forte Geremia fu costruito dal genio militare del Regno d’Italia, verso la fine del XIX secolo, sull’ampia anticima orientale del Bric Geremia (819 m) dal quale prende il nome, formava un complesso di fortificazioni che, assieme alla vicina Batteria Aresci (ora semidistrutta), aveva lo scopo di controllare il passo del Turchino e le valli adiacenti. La decisione della sua edificazione fu voluta per un maggior controllo del valico appenninico che, a partire dalla fine del XIX secolo, assunse grande importanza storica e commerciale per le vallate del Ponente genovese e per la stessa Genova.Le due costruzioni difensive, circondate da un notevole fossato, furono dotate di un telegrafo e di una strada militare permettendo così un rapido collegamento viario e di comunicazione. Presidiata fino alla prima guerra mondiale la Batteria Aresci fu interessata il 28 gennaio del 1914 da un’esplosione della polveriera che, oltre a causare la morte di alcuni soldati, danneggiò alcune parti della batteria. Successivamente abbandonata, principalmente per mancanza di utilizzo bellico, della batteria rimangono ancora oggi visibili il corpo di guardia e l’antistante piazzale dove, a fianco, sorgevano le postazioni di fuoco e la caserma.
Il forte Geremia si presenta invece come una caserma in pietra su due piani e in discrete condizioni strutturali nonostante l’abbandono dopo la seconda guerra mondiale. Secondo studi approfonditi la caserma poteva contenere più di cento unità di truppa e l’armamento era composto da due cannoni da 9 BR/Ret e da sei cannoni da 12 BR/Ret controllando così il vallone del Turchino e le alture dello Stura e Vezzulla. La polveriera, isolata da un’intercapedine ad anello, fu ricavata all’interno del monte Geremia e ancora oggi una galleria-corridoio permette di raggiungerla dalla caserma. In un’estremità della caserma è presente una caponiera avente lo scopo di controllo dell’ingresso, del piazzale antistante e soprattutto della strada di accesso al forte.
Oggi il forte Geremia è di proprietà del comune di Masone che, grazie ad un recente lavoro di restauro e conservazione (terminati nel 2012), lo ha trasformato in un centro visite e di sosta attrezzata del Parco naturale regionale del Beigua
The Geremia Fort was built by the military engineers of the Kingdom of Italy, towards the end of the 19th century, on the large eastern peak of Bric Geremia (819 m) from which it takes its name, forming a complex of fortifications that, together with the nearby Aresci Battery (now half-destroyed), was intended to control the Turchino Pass and the adjacent valleys.
The decision to build it was taken in order to better control the Apennine pass which, from the end of the 19th century onwards, took on great historical and commercial importance for the valleys of western Genoa and for Genoa itself. The two defensive constructions, surrounded by a considerable moat, were equipped with a telegraph and a military road, thus allowing rapid road and communication links.
Garrisoned until the First World War, the Aresci Battery was affected on 28 January 1914 by an explosion of the powder magazine, which not only caused the death of some soldiers but also damaged parts of the battery. Later abandoned, mainly due to the lack of war use, the battery’s guardhouse and the square in front of it, where the firing positions and barracks stood, are still visible today.
Fort Geremia, on the other hand, is a two-storey stone barracks in good structural condition despite its abandonment after the Second World War. According to detailed studies, the barracks could hold more than one hundred troops and the armament was composed of two 9 BR/Ret cannons and six 12 BR/Ret cannons, thus controlling the Turchino valley and the Stura and Vezzulla heights. The powder magazine, isolated by a ring-shaped cavity, was built inside Mount Geremia and even today a tunnel-corridor allows you to reach it from the barracks. At one end of the barracks there is a caponier with the purpose of controlling the entrance, the square in front and above all the access road to the fort.
Today, Forte Geremia is owned by the municipality of Masone, which, thanks to recent restoration and conservation work (completed in 2012), has transformed it into a visitor centre and equipped rest stop for the .