Il Santuario della Madonnetta

Il Santuario della Madonnetta, ufficialmente noto come Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, rappresenta uno dei più significativi santuari mariani della provincia di Genova. Questo luogo di culto, intriso di storia e arte, si trova in una posizione panoramica tra i quartieri di Castelletto e Righi, raggiungibile comodamente tramite la Funicolare Zecca-Righi (fermata Madonnetta).

Il nome “Madonnetta” deriva da una pregevole statua in alabastro della Madonna, donata nel 1650 dal mercante savonese Giambattista Cantoni. Questa statua fu inizialmente custodita dal predicatore Carlo Giacinto di Santa Maria sul poggio dove, in seguito, venne edificato il santuario.

La costruzione del santuario, in stile barocco, fu realizzata tra il 1695 e il 1696 per i frati agostiniani scalzi. Il progetto è opera dell’architetto Giovanni Antonio Ricca detto il Vecchio, originario di Imperia, il quale, una volta completati i lavori, scelse di diventare egli stesso frate agostiniano.

Dettagli Artistici e Architettonici

A impreziosire il complesso, il sagrato ottagonale del santuario è un esempio notevole di risseu, una pavimentazione artistica realizzata con ciottoli bianchi e neri. Questo disegno distintivo fu creato nel 1732 da Bartolomeo Storace.

Lungo il perimetro del muro di cinta, una nicchia accoglie la Pietà, un suggestivo gruppo marmoreo scolpito da Domenico Parodi.

Perché Visitare il Santuario della Madonnetta?

Il Santuario della Madonnetta non è solo un luogo di profonda spiritualità, ma anche un punto di interesse storico e artistico che offre una vista mozzafiato su Genova. La sua architettura barocca, i dettagli artistici e la storia affascinante lo rendono una tappa imperdibile per chi visita la città.

L’interno ha una navata unica. La forma è vagamente ovale, ma anch’essa ottagonale. Anche lo scurolo (cripta) è a pianta ottagonale. Lo scurolo ospita l’altare. Sopra l’altare c’è la statua in alabastro della “Madonnetta,” copia dell’omonima statua del Duomo di Trapani. Lo stile a pianta ottagonale indica la Resurrezione di Cristo, simboleggiata dall’ottavo giorno, quello appunto della Resurrezione. La navata ha sei cappelle laterali, tre per lato, ed è unita al presbiterio (sopraelevato per la presenza della cripta) da due rampe di scale.

La chiesa è impreziosita dagli affreschi realizzati nel 1697 da Bartolomeo Guidobono. Egli dipinse l’Incoronazione della Vergine sulla volta dello scurolo (ambiente ricavato sotto l’alto presbiterio). Dipinse anche la Cena in Emmaus – contornata da una ricca cornice a cartella – sulla parete del refettorio del convento.

Il santuario vanta un prestigioso patrimonio artistico, che include opere di scultori e pittori di fama. Tra le sculture più significative spiccano la statua della Madonnetta, attribuita alla scuola di Giuseppe Gaggini (1791-1867), e la Pietà, un pregevole gruppo ligneo realizzato da Anton Maria Maragliano (1733).

La collezione pittorica comprende il dipinto Gesù e i Santi Giacomo e Giovanni di Giovanni Battista Paggi (1620) e una tavola cinquecentesca raffigurante L’Annunciazione. In sacrestia è inoltre conservata una piccola tela dell’Assunta di Guidobono.

Il Presepe Genovese: Un Tesoro Artistico Aperto Tutto l’Anno

Il santuario è celebre per ospitare in modo permanente un prestigioso presepe genovese, visitabile in ogni periodo dell’anno. Questo presepe, un vero e proprio capolavoro di arte presepiale, è animato da circa ottanta statuine realizzate da scultori del passato. Le figure rappresentano in modo vivido la vita quotidiana dell’epoca, raffigurando sia persone del popolo intente nelle loro mansioni, sia nobili in passeggio.

Dal punto di vista artistico, il presepe è particolarmente valorizzato dalla presenza delle figure interamente in legno del quadro della Natività, attribuite con alta probabilità a Gaggini. Altre statuette lignee presenti negli altri quadri del presepe sono invece attribuite allo scultore Maragliano, arricchendo ulteriormente il valore artistico complessivo dell’opera.
(Fonte Wikipedia)

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